L’area di riferimento per l’applicazione delle norme in materia di previdenza complementare per i dipendenti pubblici alla luce delle recenti pronunce giurisprudenziali e prassi

di Francesco Vallacqua
Abstract
L’esatta individuazione dell’area di riferimento per l’applicazione delle norme in materia di previdenza complementare per i dipendenti pubblici crea delle problematiche applicative sia di natura sostanziale che fiscale ciò in virtù al rinvio operato dall’articolo 23, c. 6 del D.Lgs. n. 252/05 rispetto all’articolo 1, c. 2 del D.Lgs. n. 165/01. Le difficoltà applicative derivano dalla peculiare modalità attraverso cui la normativa sui fondi pensione, pensata per il settore privato, è stata trasposta anche al pubblico impiego senza tenere in debita considerazione la molteplicità di situazioni giuridiche esistenti nella pubblica amministrazione. Il presente articolo affronta il tema cercando di distinguere gli effetti che il percorso normativo, differenziato tra D.Lgs. n. 124/93 e D.Lgs. n. 252/05, ha comportato per lo sviluppo dei fondi nel pubblico impiego. Particolare attenzione è posta sulla situazione del personale non contrattualizzato e nello specifico al dibattito sull’inquadramento delle Università non statali i cui profili rischiano di impattare anche sul rapporto di lavoro del personale amministrativo e dei professori e ricercatori universitari. Tale ultima categoria si pone in una situazione particolare sia per effetto della appartenenza ai c.d. dipendenti pubblici non contrattualizzati, sia per i difetti di coordinamento normativo che sussistono nella disciplina della previdenza complementare.
The precise identification of the reference area for the application of the rules on supplementary pension schemes for public employees creates both substantive and fiscal implementation issues. This is due to the reference made by Article 23, paragraph 6 of Legislative Decree No. 252/2005 to Article 1, paragraph 2 of Legislative Decree No. 165/2001.
The implementation difficulties arise from the peculiar manner in which the regulations on pension funds—originally designed for the private sector—have been extended to public employment without due consideration for the wide variety of legal situations existing within the public administration.
This article addresses the issue by attempting to distinguish the effects that the different regulatory paths—between Legislative Decree No. 124/1993 and Legislative Decree No. 252/2005—have had on the development of pension funds in public employment.
Particular attention is paid to the situation of non-contractual personnel, specifically in relation to the debate surrounding the classification of non-state universities, whose status may also impact the employment relationships of administrative staff and university professors and researchers. This latter category occupies a unique position due to their inclusion among the so-called non-contractual public employees, as well as the lack of regulatory coordination that exists in the legislation governing supplementary pensions.