Sfruttamento del lavoro nelle scuole paritarie? Una sentenza “equivoca” della Cassazione

Nota a Corte di cassazione, Sez. II Pen., sentenza 28 novembre 2024, n. 43662
di Nicola Deleonardis
Abstract
La nota analizza criticamente la sentenza della Corte di cassazione del 28 novembre 2024 n. n. 43662, che ha escluso la configurabilità del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (art. 603-bis c.p.) nei confronti della dirigente di una scuola paritaria, accusata di aver imposto agli insegnanti condizioni lavorative gravemente lesive della loro dignità, tra cui la restituzione parziale dello stipendio pur di ottenere punteggio utile per le graduatorie scolastiche. La Cassazione ha escluso l’applicabilità della norma sia per l’inidoneità del lavoro intellettuale (insegnamento) a rientrare nella nozione di “manodopera”, sia per la mancanza di uno stato di bisogno qualificato nei lavoratori coinvolti. Pur condividendo la conclusione della Corte sull’assenza dello stato di bisogno, desta perplessità l’interpretazione restrittiva della nozione di “manodopera” che potrebbe comportare un arretramento della tutela penale del lavoro anche nei settori non manuali.
The paper offers a critical analysis of the Italian Supreme Court’s judgment of November 28, 2024, no. 43662, which ruled out the applicability of the criminal offense of labor exploitation (Article 603-bis of the Italian Penal Code) to the case of a private school principal accused of imposing working conditions on teachers that seriously violated their dignity— such as requiring them to return part of their salary in exchange for points toward public school ranking lists. The Court excluded the applicability of the provision both on the grounds that intellectual labor (teaching) does not fall within the notion of “manpower”, and because the teachers involved were not in a qualified state of need. While the Court’s conclusion regarding the absence of a state of need is considered acceptable, its restrictive interpretation of “manpower” raises concerns, as it could signal a step back in the criminal protection of labor rights in non-manual work sectors.