Le libertà sindacali nella più recente giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

di Emanuela Vitello

Abstract

La libertà sindacale, tutelata dalla Convenzione Europea dei Diritti Umani, quale forma o aspetto speciale della libertà di associazione, è un argomento sul quale la giurisprudenza della Corte di Strasburgo ha mostrato una graduale evoluzione, elaborandone gli elementi essenziali secondo un’interpretazione attenta ai cambiamenti della società e allo sviluppo del consenso europeo sul tema.
Il contributo si propone di esaminare la progressione della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani in materia di diritto sindacale, anche grazie all’attenzione verso fonti internazionali quali la Carta Sociale Europea e le Convenzioni OIL,  di interrogarsi sulle prospettive di evoluzione futura e di analizzare alcune questioni affrontate in recenti pronunce: a) la nozione di “lavoratore” in Europa ai fini della libertà di costituzione e di adesione ad un sindacato, b) le fondamentali regole procedimentali e sostanziali nei procedimenti per discriminazione su base sindacale, e c) il diritto per i sindacati di selezionare i propri membri.

The freedom to form and join trade unions, protected by the European Convention on Human Rights, as a special form or aspect of freedom of association, is a subject on which the Strasbourg Court’s case law has shown a progressive evolution. In identifying the essential elements of such freedom,  the Court adopted an interpretation sensitive to changes in society and to the development of the European consensus in this area.
This paper  aims at examining the progression of the European Court of Human Rights’s case law in the field of trade union rights, also due to the attention paid to international sources, such as the European Social Charter and the ILO Conventions. The author also seeks to question future perspectives in case law and to analyze some issues addressed in recent judgments, such as: (a) the notion of ‘worker’ in Europe for the purposes the freedom to form and join a trade union, (b) the fundamental procedural and substantive rules in proceedings concerning trade union discrimination, and (c) the right for trade unions to select their members.


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