Proroghe e correzioni: il faticoso cammino verso una compiuta regolamentazione dei rapporti di lavoro nelle imprese in crisi

di Giovanni Fiaccavento

Abstract

Il nuovo codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, adottato con D.Lgs. 12 gennaio 2019, n. 14, la cui entrata in vigore è prevista per il settembre 2021 non ha previsto l’auspicata conciliazione delle norme giuslavoristiche con quelle del c.d. diritto fallimentare. Resta, ancora, un vuoto normativo sulla tutela del reddito dei lavoratori dipendenti dalle imprese in crisi e, vista la continua proroga delle norme transitorie in tal senso, è lecito attendersi che il legislatore intervenga nuovamente – anche sfruttando gli ulteriori probabili rinvii dell’entrata in vigore del nuovo codice – per risolvere in modo stabile detto vulnus.

Abstract

The new “codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza”, adopted with Legislative Decree 12 January 2019, n. 14, whose entry into force is scheduled for September 2021 has not reached the desired meeting of the labor law regulations with those of the bankruptcy law. There still remains a regulatory vacuum on the protection of the income of employees of companies in crisis and, given the continuous extension of the transitional rules in this sense, it is reasonable to expect that the legislator will intervene again – also by exploiting the further probable delays of entry into force of the new code – to resolve this vulnerability in a stable manner.


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