L’ondivago atteggiamento del legislatore circa la regolamentazione delle assunzioni a termine in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid-19

Di Eugenio Erario Boccafurni

Abstract

Per favorire il riavvio delle attività in conseguenza all’emergenza epidemiologica da COVID-19, diverse sono state le deroghe alla normativa vigente in materia di contratto a tempo determinato.

Ebbene, il legislatore ha modificato a più riprese la regolamentazione in materia di proroga rinnovi di contratti a termine, per effetto dei cd. decreti “Cura Italia”, “Rilancio” e “di agosto”.

L’opera intende ripercorrere tutta l’evoluzione legislativa dell’istituto, che si contraddistingue per i repentini ripensamenti circa le deroghe all’attuale disciplina contenuta negli artt. 19 ss. del D.lgs. n. 81/2015.

Si può parlare di una vera e propria “occasione persa” giacché si è inteso non modificare l’attuale rigida disciplina (figlia del cd. “decreto dignità”), invece di consentire alle parti sociali di adattarla alle peculiari esigenze che possono riguardare uno specifico settore o una singola realtà aziendale.

Abstract

To encourage the restart of activities as a consequence of the COVID-19 epidemiological emergency, there have been many derogations, to the current legislation, concerning fixed-term contracts.

The legislator has repeatedly amended the regulation on the extension of renewals of fixed-term contracts, due to the so-called “Care Italia”, “Relaunch” and “August” decrees.

The paper intends to describe all the legislative evolution of the institute, which is characterized by sudden second thoughts about the exceptions to the current regulations contained in D.lgs. n. 81/2015.

It was a real lost opportunity, because it was designed to not change the current strict discipline, instead of allowing to the social partners the ability to adapt it to the needs which may relate a specific sector or a single business reality.


Per leggere l'articolo completo effettua il login