Ancora sul riconoscimento del “danno comunitario” ai docenti: il caso degli insegnanti direligione

di Marco Isceri

Abstract

L’Autore analizza la decisione della Corte di Cassazione relativa al riconoscimento del diritto al risarcimento del danno cosiddetto comunitario, ossia per abuso della contrattazione a termine, in favore dei docenti di religione.
Dopo una prima parte dell’articolo dedicata all’evoluzione dell’istituto, l’A. approfondisce la particolare figura del docente di religione, cui è legata l’iniziale incertezza sulla spettanza o meno della tutela risarcitoria.
Ne deriva un’analisi comparata della normativa italiana e di quella europea per concludere, secondo le indicazioni fornite dalla Cassazione, in favore della tesi della titolarità del diritto a condizione dell’effettiva violazione della direttiva CE 1999/70 che, nel caso in esame, ricorre superati i tre anni di impiego annuale con contratti a termine.

The author analyzes the decision of the Supreme Court regarding the recognition of the right to compensation for so-called community damages, i.e., for abuse of fixed term contracting, in favor of religious teachers.
After a first part of the article devoted to the evolution of the institute, the A. delves into the figure of the religious teacher, to which the initial uncertainty about the entitlement or otherwise of compensation protection is linked.
A comparative analysis of Italian and European legislation ensues to conclude, according to the indications provided by the Supreme Court, in favor of the thesis of the entitlement of the right on condition of the actual violation of EC Directive 1999/70, which, in the case under consideration, recurs after three years of annual employment with fixed-term contracts.

 


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