Rapporto di pubblico impiego dei militari: inidoneità parziale, revoca dell’alloggio di servizio e transito al personale civile

di Giovanna De Nardo

Abstract

Il giudizio prende le mosse dal ricorso di un dipendente del Ministero della Difesa, in servizio con la qualifica di Sottoufficiale in sottordine presso la stazione di un Comando Legione dei Carabinieri, volto all’annullamento del provvedimento di revoca della concessione dell’alloggio. In proposito, deve essere evidenziato che la predetta concessione era avvenuta in ragione dell’incarico svolto e, pertanto, la concessione a titolo gratuito dell’alloggio risultava legata all’appartenenza del ricorrente al personale militare. Lo stesso atto di assegnazione evidenziava esplicitamente che la decorrenza dal predetto incarico avrebbe, conseguentemente, comportato la revoca dell’alloggio.

Con due separati ricorsi per motivi aggiunti, il ricorrente impugnava, altresì, in primis, il provvedimento di rigetto della propria domanda tesa al riconoscimento della dipendenza da causa di servizio e della concessione dell’equo indennizzo per le infermità dalle quali era risultato affetto, nonché gli ulteriori provvedimenti prodromici della Commissione di Verifica delle Cause di Servizio.

Il secondo ricorso per motivi aggiunti, il ricorrente impugnava il provvedimento di collocamento a riposto disposto dall’Amministrazione a seguito della mancata sottoscrizione del passaggio ai ruoli civili dello Stato. Risulta opportuno precisare che tale passaggio era stato richiesto dallo stesso interessato, ma che la sottoscrizione da parte del ricorrente non era avvenuta nella data di convocazione, posto che egli aveva richiesto di attendere, per sottoscrivere il contratto de quo, l’esito della richiesta di riconoscimento dell’invalidità per causa di servizio.

 

Abstract 

The judgment starts from the appeal of an employee of the Ministry of Defense, serving with the qualification of sub-commissioned officer at the station of a Command Legion of the Carabinieri, aimed at canceling the provision for revocation of the housing concession. In this regard, it must be pointed out that the aforementioned concession was due to the assignment carried out and, therefore, the free concession of the accommodation was linked to the applicant’s membership of military personnel. The same deed of assignment explicitly pointed out that the effective date from the aforementioned assignment would consequently lead to the revocation of the accommodation.

With two separate appeals for additional reasons, the appellant also challenged, first and foremost, the provision rejecting his request aimed at recognizing his dependence on the cause of service and the granting of fair compensation for the infirmities from which he was affected, as well as the further prodromal measures of the Commission for the Verification of Causes of Service.

The second appeal for additional reasons, the appellant challenged the provision of retirement provided by the Administration following the failure to sign the transition to civilian roles of the State. It is appropriate to specify that this passage had been requested by the interested party himself, but that the signing by the applicant had not occurred on the date of the meeting, given that he had requested to wait, in order to sign the contract in question, the outcome of the request for recognition of invalidity due to service reasons.

 


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